Leggi haiku giapponese.  haiku sull'amore

Leggi haiku giapponese. haiku sull'amore

L'anatra si accovacciò a terra.

Coperto con un vestito di ali

I tuoi piedi nudi...

Ravanello commestibile…

E duro, maschile

Conversazione con un samurai.

La luna impallidì nel cielo.

L'ultimo giorno dell'anno è arrivato.

Ovunque bussano i pestelli.

Oh pioggia primaverile!

I ruscelli scorrono dal tetto

Lungo i nidi di vespe.

Il vento, pieno di pioggia,

Si strappa il mantello di paglia.

Eccita i salici primaverili ...


***

Sotto un ombrellone aperto

Mi faccio strada tra i rami.

Salici nella prima peluria.

Dal cielo delle loro vette

Solo salici di fiume

Ancora pioggia battente.

Gocce di salice verde

Nel fango fangoso le estremità dei rami.

Bassa marea serale.

Vorrei scrivere poesie

Con la mia vecchia faccia diversa.

Oh, il primo fiore di ciliegio!

Nuoto verso i fiori di ciliegio

Ma il remo si congelò nelle mani:

Salici sulla spiaggia!

Poggio accanto alla strada.

Per sostituire l'arcobaleno spento -

Azalee alla luce del tramonto.


Il poeta che si è costruito una nuova casa.

Non ha paura della rugiada:

In profondità l'ape si nascose

In petali di peonia.

Dire addio agli amici

Il terreno sta scivolando da sotto i tuoi piedi.

Afferro un orecchio leggero ...

Il momento della separazione è arrivato.

Lampo nel buio della notte.

Laghi distesa d'acqua

Riposo all'ombra delle foglie

I raccoglitori di tè ascoltano.

Le onde attraversano il lago.

Alcuni rimpiangono il caldo

In un boschetto di giovani bambù

Piange per la sua vecchiaia.

Sulla strada per Suruga

Aroma di arance in fiore

L'odore delle foglie di tè...

Guida dal cielo scuro

O possente fiume Oi,

Nubi di maggio!

Tutta la mia vita è in arrivo!

Come scavare un piccolo campo

Vago avanti e indietro.

Su una strada rurale

Ho portato il sottobosco

Cavallo in città ... Casa tremante -

Botte di vino sul retro.

Per studenti

Non imitarmi troppo!

Guarda, a che serve una simile somiglianza? —

Due metà di un melone.

Che freschezza soffia

Da questo melone in gocce di rugiada,

Con terra bagnata e appiccicosa!

Estate calda in pieno svolgimento!

Come turbinano le nuvole

Sulla Montagna del Tuono!

L'immagine del freddo

bambù dipinto a pennello

Nei boschetti del villaggio di Saga.

"Cascata Trasparente"...

Cadde nella luce

Ago di pino.

Attore che balla in giardino

Attraverso i buchi nella maschera

Gli occhi dell'attore guardano lì,

Dove il loto è profumato.

A un raduno di poeti

L'autunno è già alle porte.

Cuore che raggiunge il cuore

In una capanna angusta.

Che freddo glorioso!

I tacchi erano appoggiati al muro

E mi addormento nel bel mezzo della giornata.

***

Brilla il fulmine!

Come se all'improvviso sul suo viso

L'erba piuma ondeggiava.

Visita le tombe di famiglia

Tutta la famiglia andò al cimitero.

Vanno, dai capelli grigi,

Appoggiato a doghe.

Dopo aver saputo della morte di Nun Jutei

Oh, non pensare di essere uno di quelli

Chi non ha prezzo al mondo!

Giorno del Ricordo…

Di nuovo nel mio villaggio natale

Come sono cambiate le facce!

Ho letto la mia vecchiaia su di loro.

Tutto è come i meloni invernali.

Vecchio villaggio.

Rami punteggiati di cachi rossi

Vicino a ogni casa.

Ingannato dalla luce della luna

Ho pensato: fiori di ciliegio!

No, un campo di cotone.

Luna sopra la montagna.

Nebbia in basso.

I campi fumano.

Nella notte della luna piena d'autunno

Chi ti ammira oggi?

Luna sopra le montagne di Yoshino

Sedici ri prima di te.



***
Hai letto haiku (poesie: haiku: poesie giapponesi di tre versi) del poeta Basho, uno dei grandi maestri della poesia giapponese.

.............

Haiku giapponese a tre righe per scolari

Haiku giapponese a tre righe
La cultura giapponese è spesso classificata come una cultura "chiusa". L'originalità dell'estetica giapponese, il fascino insolito del giapponese
costumi e bellezza dei monumenti dell'arte giapponese. Una delle manifestazioni della "misteriosa anima giapponese" - la poesia haiku - ci viene presentata nel suo materiale dalla docente-metodista Svetlana Viktorovna Samykina, Samara.

Non appena sono guarito,
Esausto, fino alla notte ...
E all'improvviso - fiori di glicine!
Basho
Solo tre righe. Poche parole. E l'immaginazione del lettore ha già dipinto un quadro: un viaggiatore stanco che è in viaggio da molti giorni. È affamato, esausto e finalmente ha un alloggio per la notte! Ma il nostro eroe non ha fretta di entrare, perché all'improvviso, in un attimo, si è dimenticato di tutte le difficoltà del mondo: ammira i fiori del glicine.
Haiku, o haiku. Come ti piace. Patria - Giappone. Data di nascita - Medioevo. Una volta aperta una raccolta di haiku, rimarrai per sempre prigioniero della poesia giapponese. Qual è il segreto di questo insolito genere?
Dal cuore di una peonia
L'ape si insinua lentamente...
Oh, con quale riluttanza!
Basho
È così che il giapponese tratta la natura in modo sensibile, ne gode con riverenza la bellezza, la assorbe.
Forse la ragione di questo atteggiamento dovrebbe essere ricercata nell'antica religione del popolo giapponese: lo shintoismo? Shinto predica: sii grato alla natura. È spietata e dura, ma più spesso generosa e affettuosa. È stata la fede shintoista che ha instillato nei giapponesi la sensibilità per la natura, la capacità di godere della sua infinita mutevolezza. Lo shintoismo fu sostituito dal buddismo, proprio come il cristianesimo sostituì il paganesimo nella Rus'. Lo shintoismo e il buddismo sono in netto contrasto. Da un lato c'è un atteggiamento sacro nei confronti della natura, la venerazione degli antenati, dall'altro una complessa filosofia orientale. Paradossalmente, queste due religioni coesistono pacificamente nel Paese del Sol Levante. I giapponesi moderni ammireranno i fiori di ciliegio, le ciliegie, gli aceri autunnali ardenti di fuoco.
Dalle voci umane
Trema spaventosamente la sera
Bellezze di ciliegie.
Issa
In Giappone i fiori sono molto ghiotti e prediligono i fiori semplici, di campo, dalla bellezza timida e discreta. Un piccolo giardino o aiuola è spesso piantato vicino alle case giapponesi. Un esperto di questo paese, V. Ovchinnikov, scrive che bisogna vedere le isole giapponesi per capire perché i loro abitanti considerano la natura la misura della bellezza.
Il Giappone è un paese di montagne verdi e baie marine, risaie a mosaico, cupi laghi vulcanici, pittoreschi pini sulle rocce. Qui puoi vedere qualcosa di insolito: il bambù, piegato sotto il peso della neve, è un simbolo del fatto che il nord e il sud del Giappone sono adiacenti.
I giapponesi subordinano il ritmo della loro vita agli eventi della natura. Le celebrazioni familiari sono programmate per coincidere con la fioritura dei ciliegi, la luna piena autunnale. La primavera sulle isole non è proprio come quella europea, con neve che si scioglie, cumuli di ghiaccio, inondazioni. Inizia con una selvaggia esplosione di fioritura. I fiori di sakura rosa deliziano i giapponesi non solo per la loro abbondanza, ma anche per la loro fragilità. I petali sono tenuti così liberamente nelle infiorescenze che al minimo alito di brezza una cascata rosa scorre a terra. In quei giorni tutti si precipitano fuori città, nei parchi. Ascolta come l'eroe lirico si punisce per aver rotto il ramo di un albero in fiore:
Lanciami un sasso.
Ramo di fiori di prugna
Sono a pezzi adesso.
Kikaku
Anche la prima neve è una vacanza.
In Giappone, non succede spesso. Ma quando cammina, nelle case fa molto freddo, poiché le case dei giapponesi sono gazebo leggeri. Eppure la prima neve è una vacanza. Le finestre si aprono e, seduto ai piccoli bracieri, il giapponese beve sakè, ammira i fiocchi di neve che cadono sulle zampe dei pini, sui cespugli del giardino.
Prima neve.
Lo verserei su un vassoio
Tutti guarderebbero e guarderebbero.
Kikaku
Gli aceri risplendevano di fogliame autunnale: in Giappone, una vacanza per ammirare il fogliame cremisi degli aceri.
Oh, foglie d'acero.
Ali che bruci
Uccelli volanti.
Siko
Tutti gli haiku sono conversione. A cui?
Alle foglie. Perché il poeta si riferisce alle foglie d'acero? Ama i loro colori vivaci: giallo, rosso - bruciando anche le ali degli uccelli. Immagina per un momento che un'invocazione poetica fosse rivolta alle foglie di quercia. Quindi sarebbe nata un'immagine completamente diversa: un'immagine di resistenza, resistenza, perché le foglie delle querce si aggrappano saldamente ai ramoscelli fino alle gelate invernali.
Nella classica tre righe, dovrebbe riflettersi qualche stagione. Qui Issa ha parlato dell'autunno:
Contadino nel campo.
E mi ha mostrato la strada
Ravanello raccolto.
Sulla caducità di una triste giornata invernale, Issa dirà:
apri il becco,
Lo scricciolo non ha avuto il tempo di cantare.
La giornata è finita.
E qui tu, senza dubbio, ricordi la calda estate:
accorsi insieme
Alle zanzare addormentate.
Ora di cena.
Issa
Pensa a chi c'è a cena. Certo, zanzare. L'autore è ironico.
Vediamo com'è la struttura dell'haiku. Quali sono le leggi di questo genere? La sua formula è semplice: 5 7 5. Cosa significano questi numeri? Possiamo invitare i bambini a esplorare questo problema e scopriranno sicuramente che i numeri sopra indicano il numero di sillabe in ogni riga. Se osserviamo attentamente la raccolta di haiku, noteremo che non tutti i versi di tre versi hanno una costruzione così chiara (5 7 5). Perché? I bambini stessi risponderanno a questa domanda. Il fatto è che leggiamo l'haiku giapponese in traduzione. Il traduttore deve trasmettere l'idea dell'autore e allo stesso tempo mantenere una forma rigorosa. Questo non è sempre possibile, e in questo caso sacrifica la forma.
Questo genere sceglie i mezzi di espressione artistica con estrema parsimonia: ci sono pochi epiteti e metafore. Non c'è rima, non si osserva alcun ritmo rigoroso. Come riesce l'autore a creare un'immagine in poche parole, con mezzi avari. Si scopre che il poeta fa un miracolo: risveglia l'immaginazione del lettore stesso. L'arte dell'haiku è la capacità di dire molto in poche righe. In un certo senso, ogni tre versi termina con un'ellissi. Dopo aver letto una poesia, immagini un'immagine, un'immagine, la vivi, ripensi, pensi, crei. Ecco perché stiamo lavorando per la prima volta in seconda elementare con il concetto di "immagine artistica" sul materiale dei tre versi giapponesi.
Willow si è chinata e dorme.
E mi sembra, un usignolo su un ramo -
Questa è la sua anima.
Basho
Discutiamo la poesia.
Ricordi come di solito vediamo il salice?
Questo è un albero dalle foglie verde-argento, piegato dall'acqua, dalla strada. Tutti i rami di salice sono tristemente abbassati. Non c'è da stupirsi nella poesia che il salice sia un simbolo di tristezza, tristezza, desiderio. Ricorda la poesia di L. Druskin "C'è un salice ..." (vedi il libro di testo di V. Sviridova "Lettura letteraria", grado 1) o Basho:
Tutte le preoccupazioni, tutta la tristezza
Del mio cuore turbato
Dallo al salice flessibile.
La tristezza, il desiderio non è la tua strada, ci dice il poeta, dai questo carico al salice, perché è tutta la personificazione della tristezza.
Cosa puoi dire dell'usignolo?
Questo uccello è poco appariscente, grigio, ma come canta!
Perché l'usignolo è l'anima del salice triste?
Apparentemente, abbiamo appreso dei pensieri, dei sogni, delle speranze dell'albero dal canto dell'usignolo. Ci ha parlato della sua anima, misteriosa e bellissima.
Pensi che l'usignolo canti o taccia?
Questa domanda (come spesso accade in una lezione di letteratura) può avere diverse risposte corrette, perché ognuno ha la propria immagine. Alcuni diranno che l'usignolo, ovviamente, canta, altrimenti come faremmo a sapere dell'anima del salice? Altri penseranno che l'usignolo tace, perché è notte e tutto nel mondo dorme. Ogni lettore vedrà la sua foto, creerà la propria immagine.
L'arte giapponese è eloquente nel linguaggio delle allusioni. L'understatement, o yugen, è uno dei suoi principi. La bellezza è nel profondo delle cose. Sii in grado di notarlo, e per questo hai bisogno di un gusto delicato. Ai giapponesi non piace la simmetria. Se il vaso sul tavolo è al centro, si sposterà automaticamente sul bordo del tavolo. Perché? La simmetria come completezza, come completezza, come ripetizione, non è interessante. Quindi, ad esempio, i piatti su un tavolo (servizio) giapponese avranno necessariamente un motivo diverso, colori diversi.
Spesso, i puntini di sospensione compaiono nel finale dell'haiku. Questo non è un caso, ma una tradizione, un principio dell'arte giapponese. Per un residente del Paese del Sol Levante, il pensiero è importante e vicino: il mondo cambia per sempre, quindi non può esserci completezza nell'arte, non può esserci vetta - un punto di equilibrio e pace. I giapponesi hanno persino uno slogan: "I posti vuoti su una pergamena sono pieni di più significato di quanto il pennello abbia disegnato su di essa".
La più alta manifestazione del concetto di "yugen" è un giardino filosofico. È una poesia di pietra e sabbia. I turisti americani lo vedono come un "campo da tennis": un rettangolo ricoperto di ghiaia bianca, dove le pietre sono sparse in disordine. A cosa pensano i giapponesi, scrutando queste pietre? V. Ovchinnikov scrive che le parole non possono trasmettere il significato filosofico del giardino roccioso, per i giapponesi è un'espressione del mondo nella sua infinita variabilità.
Ma torniamo alla letteratura. Il grande poeta giapponese Matsuo Basho ha portato il genere a un'altezza insuperabile. Ogni giapponese conosce a memoria le sue poesie.
Basho è nato in una povera famiglia di samurai nella provincia di Iga, che è chiamata la culla dell'antica cultura giapponese. Questi sono posti incredibilmente belli. I parenti del poeta erano persone istruite e lo stesso Basho iniziò a scrivere poesie da bambino. Il suo percorso di vita è insolito. Ha preso la tonsura, ma non è diventato un vero monaco. Basho si stabilì in una piccola casa vicino alla città di Edo. Questa capanna è cantata nelle sue poesie.
IN UNA CAPANNA COPERTA
Come una banana che geme nel vento,
Come cadono le gocce in una vasca,
Sento tutta la notte.
Nel 1682 accadde una disgrazia: la capanna di Basho andò a fuoco. E iniziò un lungo viaggio attraverso il Giappone. La sua fama crebbe e molti discepoli apparvero in tutto il Giappone. Basho era un saggio insegnante, non si limitava a trasmettere i segreti della sua abilità, ma incoraggiava coloro che cercavano la propria strada. Il vero stile dell'haiku è nato nelle polemiche. Queste erano controversie di persone veramente dedite al loro lavoro. Bonte, Kerai, Ransetsu, Shiko sono gli allievi del celebre maestro. Ognuno di loro aveva la propria calligrafia, a volte molto diversa dalla calligrafia dell'insegnante.
Basho ha percorso le strade del Giappone portando la poesia alla gente. Nelle sue poesie - contadini, pescatori, raccoglitori di tè, l'intera vita del Giappone con i suoi bazar, taverne lungo le strade ...
Abbandonato per un attimo
Contadino che trebbia il riso,
Guarda la luna.
Durante uno dei suoi viaggi, Basho morì. Prima della sua morte, ha creato la "Dying Song":
Per strada mi sono ammalato
E tutto sta correndo, girando intorno al mio sogno
Attraverso prati bruciati.
Un altro nome famoso è Kobayashi Issa. Spesso la sua voce è triste:
La nostra vita è una goccia di rugiada.
Lascia solo una goccia di rugiada
La nostra vita è ancora...
Questa poesia è stata scritta sulla morte della sua piccola figlia. Il buddismo insegna a non preoccuparsi della partenza dei propri cari, perché la vita è una goccia di rugiada ... Ma ascolta la voce del poeta, quanto dolore inevitabile c'è in questo "eppure ..."
Issa ha scritto non solo su argomenti filosofici elevati. La propria vita, il destino si rifletteva nell'opera del poeta. Issa nacque nel 1763 da una famiglia di contadini. Il padre sognava che suo figlio diventasse un commerciante di successo. Per fare questo, lo manda a studiare in città. Ma Issa divenne un poeta e, come i suoi fratelli nella corporazione poetica, andò in giro per i villaggi, guadagnandosi da vivere componendo haiku. Issa si è sposata all'età di 50 anni. Amata moglie, 5 figli. La felicità era fugace. Issa perde tutti i suoi cari.
Forse è per questo che è triste anche nel periodo soleggiato della fioritura:
Mondo triste!
Anche quando i ciliegi sbocciano...
Anche allora…
Esatto, in una vita precedente
Eri mia sorella
Cuculo triste…
Si sposa altre due volte e l'unico figlio che ha continuato la sua famiglia nascerà dopo la morte del poeta nel 1827.
Issa ha trovato la sua strada nella poesia. Se Basho conosceva il mondo, penetrando nelle sue profondità più intime, cercando connessioni tra i singoli fenomeni, allora Issa nelle sue poesie cercava di catturare accuratamente e completamente la realtà che lo circondava e i suoi stessi sentimenti.
Di nuovo primavera.
Sta arrivando una nuova stupidità
Sostituisci quello vecchio.
vento fresco,
Accovacciato a terra, artificioso
Prendi anche me.
Shh... solo per un momento
Zitti, grilli di prato.
Sta iniziando a piovere.
Issa fa oggetto di poesia tutto ciò che i suoi predecessori evitavano diligentemente di menzionare nella poesia. Collega il basso e l'alto, sostenendo che ogni piccola cosa, ogni creatura in questo mondo dovrebbe essere valutata su un piano di parità con una persona.
Perla chiara
Il nuovo anno ha brillato per questo
Piccolo pidocchio.
Conciatetti.
Il culo lo avvolge
Vento primaverile.
L'interesse per il lavoro di Issa in Giappone è grande oggi. Il genere dell'hockey stesso è vivo e molto amato. Fino ad ora, a metà gennaio, si tiene un tradizionale concorso di poesia. Decine di migliaia di poesie su un determinato argomento partecipano a questo concorso. Tale campionato si tiene ogni anno dal XIV secolo.
I nostri compatrioti sui siti Internet creano il proprio haiku russo. A volte queste sono immagini assolutamente sorprendenti, ad esempio, dell'autunno:
Nuovo autunno
Ha aperto la stagione
Toccata di pioggia.
E pioggia grigia
Le dita lunghe si intrecciano
Lungo autunno...
E l'haiku "russo" fa riflettere il lettore, costruisce un'immagine, ascolta i puntini di sospensione. A volte queste sono linee maliziose e ironiche. Quando la squadra russa ha perso il campionato di calcio, questo haiku è apparso su Internet:
Anche nel calcio
Devi essere in grado di fare qualcosa.
Peccato che non lo sapevamo...
Ci sono anche haiku "femminili":
Non c'è nessun posto dove andare
Gonna accorciata:
Le gambe sono sparite.
Ho dimenticato chi sono.
Non combattiamo da così tanto tempo.
Ricordamelo, tesoro.
Ed ecco quelli più seri:
Lo nasconderò al sicuro
Dolore e risentimento.
Abbozzo un sorriso.
Non dire niente.
Solo, resta con me.
Solo amore.
A volte gli haiku "russi" fanno eco a trame e motivi ben noti:
Il fienile non è in fiamme.
Tranquillo il cavallo dorme nella stalla.
Cosa deve fare una nonna?
Certo, hai preso l'appello con Nekrasov.
Tanya-chan ha perso la faccia
Piangere per la palla che rotola nello stagno.
Datti una calmata, figlia del samurai.
Eneke e Beneke hanno mangiato sushi.
Qualunque cosa diverta il bambino, se non altro
Non ho bevuto sake.
E le linee haiku sono sempre la via alla creatività del lettore, cioè alla tua personale soluzione interiore all'argomento che ti viene proposto. La poesia finisce e qui inizia la comprensione poetica del tema.

——————————————

Questo articolo fa parte di un gruppo di manuali del ciclo “Pianificazione tematica per libri di testo di V.Yu. Sviridova e N.A. Churakova "Lettura letteraria" classi 1-4.

La cultura giapponese è spesso classificata come una cultura "chiusa". L'originalità dell'estetica giapponese, il fascino insolito delle usanze giapponesi e la bellezza dei monumenti d'arte giapponesi si rivelano a un europeo non immediatamente, non dalla prima conoscenza. Haiku, o haiku, come preferisci, è una forma nazionale giapponese di poesia, un genere di miniatura poetica, che rappresenta in modo semplice, conciso, succinto e affidabile la natura e l'uomo nella loro indissolubile unità. Una volta aperta una raccolta di haiku, rimarrai per sempre prigioniero della poesia giapponese.

Sono appena migliorato

Esausto, fino alla notte ...

E all'improvviso - fiori di glicine!

Basho

Solo tre righe. Poche parole. E l'immaginazione del lettore ha già dipinto un quadro: un viaggiatore stanco che è in viaggio da molti giorni. È affamato, esausto e finalmente ha un alloggio per la notte! Ma il nostro eroe non ha fretta di entrare, perché all'improvviso, in un attimo, si è dimenticato di tutte le difficoltà del mondo: ammira i fiori del glicine.

Dal cuore di una peonia

L'ape si insinua lentamente...

Oh, con quale riluttanza!

Basho

È così che il giapponese tratta la natura in modo sensibile, ne gode con riverenza la bellezza, la assorbe.

Forse la ragione di questo atteggiamento dovrebbe essere ricercata nell'antica religione del popolo giapponese: lo shintoismo? Shinto predica: sii grato alla natura. È spietata e dura, ma più spesso generosa e affettuosa. È stata la fede shintoista che ha instillato nei giapponesi la sensibilità per la natura, la capacità di godere della sua infinita mutevolezza. Lo shintoismo fu sostituito dal buddismo, proprio come il cristianesimo sostituì il paganesimo nella Rus'. Lo shintoismo e il buddismo sono in netto contrasto. Da un lato c'è un atteggiamento sacro nei confronti della natura, la venerazione degli antenati, dall'altro una complessa filosofia orientale. Paradossalmente, queste due religioni coesistono pacificamente nel Paese del Sol Levante. Un giapponese moderno ammirerà i fiori di ciliegio, le ciliegie, gli aceri autunnali ardenti di fuoco.

Trema spaventosamente la sera

Bellezze di ciliegie.

Issa

Il Giappone ama molto i fiori, e predilige quelli semplici, di campo, dalla bellezza timida e discreta. Un piccolo giardino o aiuola è spesso piantato vicino alle case giapponesi. Un esperto di questo paese, V. Ovchinnikov, scrive che bisogna vedere le isole giapponesi per capire perché i loro abitanti considerano la natura la misura della bellezza.

Il Giappone è un paese di montagne verdi e baie marine, risaie a mosaico, cupi laghi vulcanici, pittoreschi pini sulle rocce. Qui puoi vedere qualcosa di insolito: il bambù, piegato sotto il peso della neve, è un simbolo del fatto che il nord e il sud sono adiacenti in Giappone.

I giapponesi subordinano il ritmo della loro vita agli eventi della natura. Le celebrazioni familiari sono programmate per coincidere con la fioritura dei ciliegi, la luna piena autunnale. La primavera sulle isole non è proprio come quella europea, con neve che si scioglie, cumuli di ghiaccio, inondazioni. Inizia con una selvaggia esplosione di fioritura. I fiori rosa di sakura deliziano i giapponesi non solo per la loro abbondanza, ma anche per la loro fragilità. I petali sono tenuti così liberamente nelle infiorescenze che al minimo alito di brezza una cascata rosa scorre a terra. In quei giorni tutti si precipitano fuori città, nei parchi. Ascolta come l'eroe lirico si punisce per aver rotto il ramo di un albero in fiore:

Lanciami un sasso.

Ramo di fiori di prugna

Sono a pezzi adesso.

Kikaku

Anche la prima neve è una vacanza.

In Giappone, non succede spesso. Ma quando cammina, nelle case fa molto freddo, poiché le case dei giapponesi sono gazebo leggeri. Eppure la prima neve è una vacanza. Le finestre si aprono e, seduto ai piccoli bracieri, il giapponese beve sakè, ammira i fiocchi di neve che cadono sulle zampe dei pini, sui cespugli del giardino.

Prima neve.

Lo verserei su un vassoio

Tutto sembrerebbe e guarderebbe.

Kikaku

Gli aceri risplendevano di fogliame autunnale: in Giappone, una vacanza per ammirare il fogliame cremisi degli aceri.

Oh, foglie d'acero.

Ali che bruci

Uccelli volanti.

Siko

Tutti gli haiku sono conversione. A cui?

Alle foglie. Perché il poeta si riferisce alle foglie d'acero? Ama i loro colori vivaci: giallo, rosso - persino bruciando le ali degli uccelli. Immagina per un momento che un'invocazione poetica fosse rivolta alle foglie di quercia. Quindi sarebbe nata un'immagine completamente diversa: un'immagine di resistenza, resistenza, perché le foglie delle querce si aggrappano saldamente ai ramoscelli fino alle gelate invernali.

Nel classico tre versi, dovrebbe riflettersi una certa stagione. Qui Issa ha parlato dell'autunno:

Contadino nel campo.

E mi ha mostrato la strada

Ravanello raccolto.

Sulla caducità di una triste giornata invernale, Issa dirà:

apri il becco,

Lo scricciolo non ha avuto il tempo di cantare.

La giornata è finita.

E qui tu, senza dubbio, ricordi la calda estate:

accorsi insieme

Alle zanzare addormentate.

Ora di cena.

Issa

Pensa a chi c'è a cena. Certo, zanzare. Che ironia.

Un haiku giapponese tradizionale è un poema di 17 complessi scritto in una colonna geroglifica (riga) e composto da tre parti ritmiche di 5-7-5 sillabe, la prima delle quali è la tesi, la seconda è l'antitesi, la terza è la catarsi , o intuizione. Le traduzioni di haiku scritte in altre lingue sono solitamente scritte su tre righe. Tuttavia, non tutti i tre versi, nella traduzione, hanno una costruzione così chiara (5 + 7 + 5). Perché? Il traduttore deve trasmettere l'idea dell'autore e allo stesso tempo mantenere una forma rigorosa. Questo non sempre riesce, e in questo caso sacrifica la forma.

sazaregani asi hainoboru shimizu kanna

piccolo granchio

Corse sulla gamba.

Acqua pura.

Basho

Questo genere sceglie i mezzi di espressione artistica con estrema parsimonia: ci sono pochi epiteti e metafore. Non c'è rima, non si osserva alcun ritmo rigoroso. Come riesce l'autore a creare un'immagine in poche parole, con mezzi avari. Si scopre che il poeta fa un miracolo: risveglia l'immaginazione del lettore stesso. L'arte dell'haiku è la capacità di dire molto in poche righe. Dopo aver letto una poesia, immagini un'immagine, un'immagine, la vivi, ripensi, pensi, crei.

Willow si è chinata e dorme.

E mi sembra, un usignolo su un ramo -

Questa è la sua anima.

Basho

L'arte giapponese è eloquente nel linguaggio delle allusioni. I principi importanti della poesia haiku sono l'eufemismo o "yugen", l'ambiguità e il risentimento. La bellezza è nel profondo delle cose. Per poterlo notare, ci vuole un gusto delicato.

L'autore di un haiku non nomina il sentimento, ma lo evoca, spingendo il lettore a dispiegare la sua catena di associazioni. Allo stesso tempo, l'immagine creata stessa deve risuonare con la coscienza (o subconscio) del lettore, senza spiegazioni e masticazioni. L'effetto causato da un haiku è paragonabile (secondo Alexei Andreev) all'effetto di un ponte incompiuto: puoi attraversarlo fino alla "sponda opposta" solo completandolo con la tua immaginazione.

Ai giapponesi non piace la simmetria. Se il vaso sul tavolo è al centro, si sposterà automaticamente sul bordo del tavolo. Perché? La simmetria come completezza, come completezza, come ripetizione, non è interessante. Quindi, ad esempio, i piatti su un tavolo (servizio) giapponese avranno necessariamente un motivo diverso, colori diversi.

Spesso, i puntini di sospensione compaiono nel finale dell'haiku. Questo non è un caso, ma una tradizione, un principio dell'arte giapponese. Per un residente del Paese del Sol Levante, il pensiero è importante e vicino: il mondo cambia per sempre, quindi non può esserci completezza nell'arte, non può esserci vetta - un punto di equilibrio e pace. I giapponesi hanno persino uno slogan: "Gli spazi vuoti su una pergamena sono più significativi di quanto il pennello abbia disegnato su di essa".

La più alta manifestazione del concetto di "yugen" è un giardino filosofico. È una poesia di pietra e sabbia. I turisti americani lo vedono come un "campo da tennis": un rettangolo ricoperto di ghiaia bianca, dove le pietre sono sparse in disordine. A cosa pensano i giapponesi, scrutando queste pietre? V. Ovchinnikov scrive che le parole non possono trasmettere il significato filosofico del giardino roccioso, per i giapponesi è un'espressione del mondo nella sua infinita variabilità.

Ma torniamo alla letteratura. Il grande poeta giapponese Matsuo Basho ha portato il genere a un'altezza insuperabile. Ogni giapponese conosce a memoria le sue poesie.

Basho è nato in una povera famiglia di samurai nella provincia di Iga, che è chiamata la culla dell'antica cultura giapponese. Questi sono posti incredibilmente belli. I parenti del poeta erano persone istruite e lo stesso Basho iniziò a scrivere poesie da bambino. Il suo percorso di vita è insolito. Ha preso la tonsura, ma non è diventato un vero monaco. Basho si stabilì in una piccola casa vicino alla città di Edo. Questa capanna è cantata nelle sue poesie.

IN UNA CAPANNA COPERTA

Come una banana che geme nel vento,

Come cadono le gocce in una vasca,

Sento tutta la notte.

Nel 1682 accadde una disgrazia: la capanna di Basho andò a fuoco. E iniziò un lungo viaggio attraverso il Giappone. La sua fama crebbe e molti discepoli apparvero in tutto il Giappone. Basho era un saggio insegnante, non si limitava a trasmettere i segreti della sua abilità, ma incoraggiava coloro che cercavano la propria strada. Il vero stile dell'haiku è nato nelle polemiche. Queste erano controversie di persone veramente dedite al loro lavoro. Bonte, Kerai, Ransetsu, Shiko sono gli allievi del celebre maestro. Ognuno di loro aveva la propria calligrafia, a volte molto diversa dalla calligrafia dell'insegnante.

Una delle più grandi poesie del poeta è "The Old Pond". Questa è una pietra miliare nella storia della poesia giapponese.

furuike i

kawazu tobikomu

mizu no oto

* * *

Vecchio stagno!

La rana saltò.

Spruzzi d'acqua.

(Tradotto da TP Grigorieva)

Non solo la completa impeccabilità di questa poesia dal punto di vista delle numerose prescrizioni di questa forma di poesia più breve e concisa (sebbene qualcuno, tranne Basho, non abbia mai avuto paura di violarle), ma anche un significato profondo, la quintessenza di la bellezza della natura, la calma e l'armonia dell'anima del poeta e del mondo intorno, fanno di questo haiku una grande opera d'arte. Non è questa la sede per parlare del gioco di parole tradizionale della poesia giapponese, che permette di creare due, tre o anche quattro strati semantici in 17 o 31 sillabe, decifrabili solo da intenditori, o anche solo dall'autore stesso. Inoltre, a Basho non piaceva molto questa tecnica tradizionale: il marukekatombo. La poesia va bene senza. Numerosi commenti sul "Old Pond" occupano più di un volume. Ma l'essenza di avare - "fascino triste e unità con la natura" è stata espressa dal grande poeta in questo modo.

Viandante! - Questa parola

Diventerà il mio nome.

Lunga pioggia autunnale...

Basho ha percorso le strade del Giappone portando la poesia alla gente. Nelle sue poesie - contadini, pescatori, raccoglitori di tè, l'intera vita del Giappone con i suoi bazar, taverne lungo le strade ...

Abbandonato per un attimo

Contadino che trebbia il riso,

Guarda la luna.

"Ogni poesia che ho scritto nella mia vita è la mia ultima poesia." Matsuo Basho

Durante uno dei suoi viaggi, Basho morì. Prima della sua morte, ha creato la "Dying Song":

Per strada mi sono ammalato

E tutto sta correndo, girando intorno al mio sogno

Attraverso prati bruciati.

E le linee haiku sono sempre la via alla creatività del lettore, cioè alla tua personale soluzione interiore all'argomento che ti viene proposto. La poesia finisce e qui inizia la comprensione poetica del tema ...


Il Giappone è un paese con una cultura molto particolare. La sua formazione è stata ampiamente facilitata dalle peculiarità della posizione geografica e da fattori geologici. I giapponesi sono riusciti a stabilirsi nelle valli e sulla costa, ma soffrono costantemente di tifoni, terremoti e tsunami. Pertanto, non c'è nulla di sorprendente nel fatto che la loro coscienza nazionale deifichi le forze naturali e il pensiero poetico cerchi di penetrare nell'essenza stessa delle cose. Questo desiderio si incarna in forme d'arte laconiche.

Caratteristiche della poesia giapponese

Prima di considerare esempi di haiku, è necessario prestare attenzione alle caratteristiche dell'arte del Paese del Sol Levante. Questo laconismo si esprime in modi diversi. È caratteristico del giardino giapponese con il suo spazio vuoto, gli origami e le opere di pittura e poesia. I principi fondamentali nell'arte del Paese del Sol Levante sono la naturalezza, l'eufemismo e il minimalismo.

In giapponese le parole non fanno rima. Pertanto, in questa lingua, la poesia familiare all'abitante nativo non avrebbe potuto svilupparsi. Tuttavia, la Terra del Sol Levante ha regalato al mondo opere non meno belle chiamate haiku. Racchiudono la saggezza del popolo orientale, la loro insuperabile capacità di apprendere attraverso i fenomeni naturali il significato dell'essere e l'essenza dell'uomo stesso.

Haiku - l'arte poetica del Paese del Sol Levante

L'atteggiamento attento dei giapponesi nei confronti del loro passato, dell'eredità dell'antichità, nonché la stretta osservanza delle regole e delle norme della versificazione hanno trasformato l'haiku in una vera forma d'arte. In Giappone, l'haiku è un tipo separato di abilità, ad esempio come l'arte della calligrafia. Ha acquisito la sua vera capacità alla fine del XVII secolo. Il famoso poeta giapponese Matsuo Basho è riuscito a portarlo a un'altezza insuperabile.

La persona raffigurata nella poesia è sempre sullo sfondo della natura. L'haiku ha lo scopo di trasmettere e mostrare fenomeni, ma non di nominarli direttamente. Queste brevi poesie sono talvolta chiamate "immagini della natura" nell'arte della poesia. Non a caso sono state realizzate tele artistiche anche per gli haiku.

Misurare

Molti lettori si stanno chiedendo come scrivere haiku. Esempi queste poesie mostra: haiku è un'opera breve composta da sole tre righe. In questo caso, la prima riga dovrebbe contenere cinque sillabe, la seconda - sette, la terza - anche cinque. Per secoli, l'haiku è stata la principale forma di poesia. Brevità, capacità semantica e richiamo obbligato alla natura sono le caratteristiche principali di questo genere. In effetti, ci sono molte più regole di addizione haiku. È difficile da credere, ma in Giappone l'arte di compilare tali miniature è stata insegnata per decenni. E a queste lezioni si sono aggiunte anche lezioni di pittura.

I giapponesi comprendono anche l'haiku come un'opera composta da tre frasi di 5, 7, 5 sillabe. La differenza nella percezione di queste poesie da parte di popoli diversi sta nel fatto che in altre lingue sono solitamente scritte su tre righe. In giapponese, sono scritti in una riga. E prima si potevano vedere scritti dall'alto verso il basso.

Poesie Haiku: esempi per bambini

Molto spesso, gli scolari ricevono compiti a casa per imparare o comporre haiku. Queste brevi poesie sono facili da leggere e veloci da ricordare. Ciò è dimostrato dal seguente esempio di haiku (la seconda elementare è troppo presto per imparare la poesia giapponese, ma se necessario, gli studenti possono fare riferimento a questo tre versi):

Il sole sta tramontando
E anche le ragnatele
Sciogli nel crepuscolo...

L'autore di questo laconico poema è Basho. Nonostante la capacità della terzina, il lettore deve collegare l'immaginazione e partecipare in parte lavoro creativo poeta giapponese. Anche il seguente haiku è stato scritto da Basho. In esso, il poeta descrive la vita spensierata di un uccellino:

Nei prati liberi
L'allodola è piena di canzoni
Niente lavoro o preoccupazioni...

Kigo

Molti lettori si stanno chiedendo come scrivere haiku in russo. Esempi di questi versi mostrano che una delle caratteristiche principali di questo genere di poesia è la correlazione dello stato interno di una persona con il periodo dell'anno. Questa regola può essere utilizzata anche per comporre il tuo haiku. Nelle regole della versificazione classica era obbligatorio l'uso di una speciale parola “stagionale”, kigo. È una parola o una frase che indica il periodo dell'anno descritto nella poesia.

Ad esempio, la parola "neve" indicherebbe inverno. La frase "luna in una foschia" può indicare l'inizio della primavera. Anche la menzione del sakura (ciliegio giapponese) indicherà la primavera. La parola kinge - "pesce rosso" - indicherà che il poeta raffigura l'estate nella sua poesia. Questa usanza di usare il kigo è arrivata al genere haiku da altre forme. Tuttavia, queste parole aiutano anche il poeta a scegliere parole concise, conferendo al significato dell'opera una profondità ancora maggiore.

Il seguente esempio di haiku parlerà dell'estate:

Il Sole splende.
Gli uccelli erano tranquilli a mezzogiorno.
L'estate è arrivata.

E dopo aver letto i seguenti tre versi giapponesi, puoi capire che la stagione descritta è la primavera:

Fiori di ciliegio.
Dalì era avvolto nella nebbia.
L'alba è arrivata.

Due parti in terzina

Un'altra caratteristica dell'haiku è l'uso della "parola tagliente" o kireji. Per questo, i poeti giapponesi usavano varie parole, ad esempio io, kana, keri. Tuttavia, non sono tradotti in russo, perché hanno un significato molto vago. Rappresentano infatti una sorta di segno semantico che divide i tre versi in due parti. Quando si traduce in altre lingue, di solito viene utilizzato un trattino invece di kireji, o Punto esclamativo.

Partenza dalla norma generalmente accettata

Ci sono sempre artisti o poeti che cercano di infrangere le regole classiche generalmente accettate. Lo stesso vale per la scrittura di haiku. Se lo standard per scrivere queste tre righe suggerisce una struttura 5-7-5, l'uso di parole "taglienti" e "stagionali", allora in ogni momento ci sono stati innovatori che, nel loro lavoro, hanno cercato di ignorare queste prescrizioni. C'è un'opinione secondo cui l'haiku, in cui non esiste una parola stagionale, dovrebbe essere attribuito al gruppo di senryu - versi umoristici. Tuttavia, una tale categorizzazione non tiene conto dell'esistenza della farina - haiku, in cui non vi è alcuna indicazione della stagione, e che semplicemente non ne ha bisogno per rivelarne il significato.

haiku nessuna parola di stagione

Considera un esempio di haiku che può essere attribuito a questo gruppo:

gatto che cammina
Giù per la strada della città
Le finestre sono aperte.

Qui, l'indicazione del periodo dell'anno in cui l'animale ha lasciato la casa non ha importanza: il lettore può osservare l'immagine del gatto che esce di casa, completando il quadro completo nella sua immaginazione. Forse è successo qualcosa a casa che i proprietari non hanno prestato attenzione alla finestra aperta e il gatto, scivolandoci attraverso, è andato a fare una lunga passeggiata. Forse la padrona di casa sta aspettando con ansia il ritorno del suo animale domestico a quattro zampe. In questo esempio di haiku non è necessario indicare la stagione per descrivere i sentimenti.

C'è sempre un significato nascosto nei versi giapponesi?

Guardando vari esempi di haiku, si può vedere la semplicità di queste tre righe. Molti di loro non hanno un significato nascosto. Descrivono fenomeni naturali ordinari percepiti dal poeta. Il seguente esempio di haiku in russo, scritto dal famoso poeta giapponese Matsuo Basho, descrive un'immagine della natura:

Su un ramo morto
Il corvo si annerisce.
Serata d'autunno.

Questo haiku differisce dalla tradizione poetica occidentale. Molti di loro non hanno un significato nascosto, riflettono i veri principi del buddismo zen. In Occidente è consuetudine riempire ogni cosa di simboli nascosti. Il seguente esempio di haiku della natura, anch'esso scritto da Basho, non ha questo senso:

Sto risalendo il sentiero verso la montagna.
DI! Che meraviglia!
Viola!

Generale e particolare nell'haiku

È noto che il culto della natura è caratteristico del popolo giapponese. Nella Terra del Sol Levante, il mondo circostante è trattato in modo molto speciale: per i suoi abitanti, la natura è un mondo spirituale separato. Nell'haiku si manifesta il motivo della connessione universale delle cose. Le cose specifiche descritte in tre righe sono sempre collegate al ciclo generale, diventano parte di una serie di cambiamenti infiniti. Anche le quattro stagioni dell'anno sono divise dai poeti giapponesi in sottostagioni più brevi.

Prima goccia
Cadde dal cielo sulla mia mano.
L'autunno è arrivato.

James Hackett, che è stato uno dei più influenti scrittori occidentali di haiku, credeva che queste tre righe trasmettessero i sentimenti "così come sono". Vale a dire, questo è caratteristico della poesia di Basho, che mostra l'immediatezza del momento attuale. Hackett fornisce i seguenti suggerimenti per scrivere il tuo haiku:

  • La fonte della poesia dovrebbe essere la vita stessa. Possono e devono descrivere eventi quotidiani che a prima vista sembrano ordinari.
  • Quando si compone un haiku, si dovrebbe contemplare la natura da vicino.
  • È necessario immedesimarsi in quanto descritto nelle tre righe.
  • È sempre meglio pensare da soli.
  • Meglio usare un linguaggio semplice.
  • Si consiglia di menzionare il periodo dell'anno.
  • L'haiku dovrebbe essere semplice, chiaro.

Hackett ha anche detto che chiunque voglia creare bellissimi haiku dovrebbe ricordare le parole di Basho: "Un haiku è un dito che indica la luna". Se questo dito è decorato con anelli, l'attenzione del pubblico sarà rivolta a questi gioielli e non al corpo celeste. Il dito non ha bisogno di decorazioni. In altre parole, varie rime, metafore, confronti e altro strumenti letterari superfluo nell'hockey.